Il settore Life Sciences per lo sviluppo dell’economia pugliese
In occasione dell’apertura delle attività inerenti l’offerta formativa 2023/2025 nell’ambito della formazione terziaria professionalizzante, la Fondazione operante nel settore delle Nuove Tecnologie della vita, si presenta al territorio, insieme alle rappresentanze politiche, educative e di governo regionali. L’appuntamento, previsto per il 13 dicembre alle ore 9:00, ha luogo a Lecce, presso la sede operativa sita nel Campus Ecotekne, CNR-Nanotec-Edificio C – aula Rita Levi Montalcini. Nel ruolo di moderatore, il giornalista Andrea Tafuro guiderà i relatori nelle loro esposizioni, a partire dalla presentazione della presidente Milena Rizzo, per proseguire con gli interventi di esponenti del Governo sul territorio, rappresentanti politici, soci della Fondazione, addetti ai lavori, membri del coordinamento tecnico-scientifico e rappresentanti del settore delle imprese biotech in ambito biomedicale, cosmetico, farmaceutico, agro-cosmetico, nutraceutico e ambientale. Importanti informazioni tecniche saranno riferite da Marco CATALDO, voce dell’Agenzia per il Diritto allo Studio della Regione Puglia, per tutto quanto concerne le forme di contributi e benefici che l’Ente riconoscerà ad allievi e famiglie.
Parlare, oggi, di sistema formativo professionalizzante a favore di imprese, territorio e giovani nel settore delle biotecnologie industriali significa rafforzare il ruolo di una Comunità Educante nello sviluppo della produzione di prodotti e servizi attraverso l’impiego controllato di cellule viventi o di loro componenti, prevedendo procedure di prevenzione e mitigazione dell’impatto ambientale di operazioni condotte dall’uomo. Significa, altresì, corazzare un comparto economico che, in Puglia come in Basilicata, ha visto crescere nell’ultimo decennio il numero delle aziende (passato a 16 a 37) e quasi triplicato il fatturato (da 32 a 92 milioni di euro).
Tre almeno le aree di produzione presso le quali avranno l’opportunità di effettuare un lungo periodo di stage gli allievi frequentanti i percorsi formativi attivati, con l’obiettivo di conseguire il titolo europeo di Tecnico Superiore per la ricerca e lo sviluppo di prodotti e processi a base biotecnologica:
-red biotechnology (settore sanità), per la ricerca, sperimentazione e produzione di farmaci;
-green biotechnology (settore agricoltura), per le tecnologie utili alla produzione di cibo, mangimi, carburanti e fibre a ridotto impatto ambientale;
-white biotechnology (settore industria) per l’utilizzo di funghi, lieviti, batteri, enzimi per produrre energia sostenibile, prodotti chimici, detersivi, vitamine, carta e tanti altri beni di uso quotidiano nella vita di tutti.
Tre almeno gli obiettivi di quella che si potrebbe definire la Comunità Educante nel settore biotech che la Fondazione intende promuovere:
-trattenere i lavoratori in Puglia, al servizio delle imprese del territorio;
-massimizzare il risultato formativo a favore di una generazione, quella attuale, che tende ad assottigliarsi sempre più a causa del drenaggio di persone verso altri territori e di quelle future, la cui consistenza non si prefigura florida a causa del decremento delle nascite;
– innovare il modello formativo, con persone e imprese al centro, per una strategia consapevole di regolazione e governo del mercato del lavoro.